A cosa serve una safeword.

Questa è la domanda che dovrebbe porsi chi si avventura nel mondo della sessualità alternativa e del BDSM. La safeword è la vostra rete di sicurezza.

In una sessione o esperienza di gioco sadomaso o anche solo di sessualità forte avete stipulato degli accordi con il vostro parter e se non lo avete fatto direi che è il caso di andare a leggere questo articolo (https://maestrobd.it/wp/it/avvicinarsi-al-bdsm-e-alla-relazione-d-s/) per avere maggiore chiarezza su come si inizia.
E nel caso qualcosa andasse storto e vogliate fermare il partner, siete davvero sicuri che in un contesto magari di gioco di ruolo capisca la differenza tra un “basta fermati” simulato e uno reale?
Volete giocare la vostra sicurezza sulla scommessa che capisca la reale situazione e si fermi?
Un rischio troppo alto in una situazione in cui si interpretano dei ruoli o si vivono esperienza di fantasie. Allora avete sicuramente bisogno della parola di sicurezza.

Una Safeword, anche detta parola di sicurezza è una parola, un’azione o, più in generale, un segnale usato nel BDSM per indicare che la parte sub o sottomessa, ma anche quella Dominante, ha raggiunto il limite di sopportazione fisica o mentale e che vuole immediatamente interrompere ogni attività. Potrebbe anche essere, in alcuni casi, un gesto di sicurezza quando si è impossibilitati a parlare a causa di una particolare pratica, come ad esempio un bavaglio o una ballgag.

La safeword viene concordata da ognun* de* partecipanti prima
che il gioco inizi, in modo che tutt* abbiano lo stesso segnale riconoscibile.
Spesso, in un gruppo, si utilizza una safeword standard che tutti i membri accettano di utilizzare per evitare confusione durante gli eventi BDSM: “Rosso” ad esempio è quella utilizzata più di frequente poiché oltre ad essere semplice e riconoscibile da tutt, è anche agevole e veloce da pronunciare per qualunque evenienza. La safeword generalmente è usata al posto di parole come “no…fermati…basta…ti prego…” in modo che un sub possa lamentarsi senza desiderare realmente di interrompere la pratica, dato che spesso, soprattutto quando si raggiunge una piacevole confidenza ed intesa con i/le propri* partner, lamentarsi o opporsi venendo volutamente ignorati, diventa parte del gioco di ruolo.
In più una Safeword permette di concentrarsi sulle proprie emozioni e sensazioni, esplorandole con la consapevolezza di avere sempre una rete di salvataggio appena qualcosa ci reca disagio.
L’uso della safeword è fondamentale perché permette di interrompere una attività anche in situazioni che in mille altre occasioni sono state vissute tranquillamente ma, per un motivo qualsiasi, quella volta non sono gestibili.
Non c’è nessuna colpa nell’usare la safeword nè ammissione di incapacità, anzi c’è una predisposizione a proteggere se stessi, il proprio partner e la relazione.
Proteggersi significa non farsi fare qualcosa che ci farebbe danno e che porterebbe il/la dominante a commettere un errore. Quindi usarla quando necessario è una forma di cura.

Come ho già accennato prima, una delle parole di sicurezza più comuni è “Rosso” e questa di solito viene inserita all’interno del concetto di “Semaforo”, ovvero una serie di tre parole che possiedono un significato ben preciso:

“Rosso”, se pronunciato, indica la volontà di cessare immediatamente tutte le attività o pratiche, senza discutere.
“Giallo” indica il desiderio di rallentare e di avere un momento per elaborare ciò che si sta affrontando prima di continuare. Può anche segnalare un fastidio facendo seguire alla pronuncia di giallo il problema effettivo come ad esempio “giallo! Mi stai tirando troppo i capelli”.
Il richiamo continuo da parte di un* sub del giallo dovrebbe indicare che il ritmo e l’intensità del gioco devono essere abbassati o, dalla parte Dom, per sottolineare al sub che una certa pratica richiede più riscaldamento ed esperienza per raggiungere quel livello di intensità e stimolazione o che comunque non se la sente di assumersi una responsabilità che non desidera o che non è pront* ad addossarsi.
Ovviamente il giallo è un avviso, un avvertimento, non un obbligo per il Dominante, che può decidere di non rallentare o modificare il comportamento, non è automatico che con il giallo ci sia una azione o reazione immediata, l’importante è che si prenda atto della problematica sollevata.

Il verde, infine, indica “VAI! Dammi di più!”
Parecchi* Dom scelgono di non usare il verde, me compreso, in quanto preferisco impostare e controllare liberamente il ritmo del gioco, senza ricevere ordini dal basso. Inoltre non è molto naturale, spontaneo o sexy sentirsi dire improvvisamente “Verde! ” a mio parere, ma questi sono gusti puramente personali.
La parola “Verde” può essere utilizzata però, in modo assennato soprattutto per i neofiti, per riferire con serietà e fuori dal contesto di gioco il proprio stato di salute o benessere nel momento in cui ci viene domandato, in modo da evitare stati d’ansia o preoccupazione per le condizioni del* partner. Sotto un certo punto di vista, può essere inquadrato anche come un richiamo alla realtà per “rientrare” in uno stato di coscienza abbastanza lucida da ascoltare i messaggi che il corpo o la mente inviano.
Personalmente preferisco chiedere ogni tanto se va tutto bene per ricevere un feedback diretto.

Ci tengo a ripetere che tutt* coloro che partecipano ad una certa attività devono essere in grado di utilizzare o educati a pronunciare la safeword, non solo il/la sottomess* ma anche la parte dominante deve essere pronta ad utilizzarla in caso di emergenza o necessità, senza vergognarsene.
Al contrario, la safeword è una risorsa di cui non bisogna abusare e non si può dare di certo il segnale per rispondere ad un messaggio o per altri motivi futili. Va usata in momenti di effettivo disagio quali eccessivo dolore, svenimento, addormentamento di uno o più arti, attacchi di panico o di ansia, difficoltà a respirare. Oppure per indicare che si è cambiato idea e si vuole smettere o semplicemente si vuole togliere il consenso al partner.

La safeword è parte integrante del consenso, l’elemento che permette di toglierlo immediatamente senza poter essere confuso con altro. Quindi impariamo ad usarla!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi