L’Aftercare o “cura a posteriori” è una parte fondamentale del rapporto: all’interno dell’ambito BDSM (ma talvolta anche in quello vanilla) ci si può trovare a svolgere pratiche che impegnano in modo consistente la sfera psico-fisica di chi ha scelto di mettersi in gioco. Per questo motivo si è soliti, soprattutto dopo una sessione intensa, dedicarsi all’Aftercare. Questo termine significa letteralmente prendersi cura l’un* dell’altr*, emotivamente e fisicamente, dopo attività kinky o erotiche o sessuali. Ricorda che il BDSM può essere molto pesante per il corpo, che reagisce in modi diversi a seconda dell’individuo e delle sue caratteristiche. L’Aftercare (sia per dom che per sub!) è una parte importante di un rapporto sano, indifferentemente dal fatto che si tratti di una relazione o di una sessione singola.
Spesso viene tradotto e applicato come coccola o momento di tenerezza post sessione, ma questo è solo uno degli aspetti che può assumere l’Aftercare.

Come abbiamo già sottolineato, l’Aftercare si riferisce all’attenzione che viene data al partner dopo un’intensa attività o pratica BDSM, non necessariamente erotica. Durante l’attività si innesca una produzione maggiore di endorfine ed adrenalina nel corpo, motivo per cui la persona necessita di una prassi concordata che gli permetta di ristabilire i normali livelli di equilibrio all’interno dell’organismo. Per riassumere, è il miglior modo che abbiamo per riportare alla realtà un* nostr* partner!

Le endorfine sono delle sostanze prodotte dal cervello, dette neurotrasmettitori, con proprietà analgesiche molto più ampie rispetto ad altre sostanze note come la morfina e l’oppio.

Quando un impulso nervoso, sia doloroso che piacevole, raggiunge la colonna vertebrale, le endorfine vengono rilasciate in modo da prevenire un ulteriore rilascio di questi segnali e quindi per impedire una sovra-stimolazione. Vengono rilasciate, appunto, in condizioni specifiche e durante alcuni tipi di attività fisica particolarmente estenuante: atleti di livello avanzato, ad esempio, diventano “dipendenti” dall’allenamento intenso proprio perché causa un grande rilascio di endorfine. Anche una forte emozione rilascia endorfine, così come l’ingestione di certi cibi (ad esempio i dolci), ma anche lo strofinamento prolungato sulla pelle di mani o oggetti, come avviene durante un massaggio, permette una grande produzione di endorfine.

Le endorfine sono in grado di procurare uno stato di euforia o di sonnolenza più o meno intenso a seconda della quantità rilasciata; questi stessi effetti si possono riscontrare anche durante l’orgasmo, da cui deriva la tipica condizione fisica correlata.
Può capitare che dopo un’attività impegnativa questa improvvisa produzione di endorfine porti ad un certo stato d’animo o condizione:

  • Respirazione accelerata e difficoltà a calmarsi o a parlare
  • Sensazioni di vuoto interiore, ansia o angoscia
  • Pianto liberatorio con difficoltà a controllarlo
  • Dolori al corpo come mal di testa, mal di pancia ecc.
  • Difficoltà a concentrarsi sul mondo reale o ricordi sbiaditi di ciò che è successo

Ogni reazione varia in base alla persona e per questo l’Aftercare deve essere personalizzato in base alle preferenze di ognuno. È importante parlarne prima di iniziare una qualunque pratica, sia per chiarire le possibili reazioni psico-fisiche sia per decidere come procedere dopo la sessione.

Non si tratta necessariamente di coccole, ma di azioni mirate a ristabilire i livelli di benessere. Alcuni esempi sono:

  • Togliere di mezzo ogni oggetto correlato alla sessione o al BDSM in generale
  • Portare la persona in un posto caldo e confortevole come un letto, divano ecc.
  • Offrire bevande calde, acqua o a base di sali minerali per compensare la perdita di nutrienti. Ci tengo a sottolineare che non bisogna mai forzare la persona ad assumere qualcosa di cui non ha voglia
  • Offrire cioccolata
  • Lodare la persona con “Sei stat* brav*!”, “Sei stat* incredibile”, “Grazie per aver condiviso le tue emozioni con me”
  • Avvolgere in una copertina morbida per evitare che la temperatura corporea cali bruscamente
  • Rassicurare che tutto andrà bene e stabilire un clima positivo, sicuro e protettivo, soprattutto se la persona piange o vive stati di sensibilità emotiva
  • In caso di pianto e se la persona preferisce abbracci o coccole, è importante accogliere questa reazione senza preoccuparsi o sentirsi responsabili
  • Abbracciare, coccolare e accarezzare
  • Preoccuparsi di idratare con creme o gel la pelle del partner se questa presenta rossori o sfregamenti
  • Lasciare il partner da solo a meditare o a gestire le sensazioni in modo autonomo e con i suoi tempi, se lo desidera
  • Scrivere le proprie sensazioni su un diario, leggere o guardare un film

Spesso l’Aftercare è un mix di tutti questi elementi. Ognuno è diverso e magari per alcuni l’Aftercare è breve, mentre per altri può essere più lungo o dilazionato nel tempo. È una scelta che riguarda i propri gusti e bisogni personali.

È importante chiarire che l’Aftercare è per tutti! Oltre ai sub, anche i Dom necessitano di un Aftercare se lo desiderano. Esiste lo stereotipo che i Dom siano necessariamente creature forti, quando in realtà, come ogni essere umano, possono essere soggetti anche loro ad uno squilibrio che necessita di essere riportato ai livelli normali. Specialmente in una relazione BDSM è importante confidarsi sempre di più, senza sentirsi limitati dal proprio ruolo!

Questi per me sono i punti essenziali di un buon Aftercare, che, ricordiamoci, è sempre spontaneo e mai forzato o obbligatorio.

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