Il sipario si è chiuso sulla seconda edizione di Shibari On Stage, il festival Teatrale di Shibari tenuto presso il Campo Teatrale di Milano.
È stata una bellissima emozione, che ha premiato la fatica di organizzare e contemporaneamente preparare uno spettacolo degno del contesto.

La serata è iniziata nel Foyer con due coppie di esordienti: Minou Rossi e Sara Steel seguiti da Andrea Belli e Mya Shibari Phoenix.
Vedere dei rigger calcare il loro primo show è sempre una bellissima emozione; rivedi le tue prime volte, li vedi sconfiggere le emozioni e dare il meglio. E cosi è stato per entrambi, il pubblico li ha applauditi e apprezzati.

Gli spettatori si sono spostati in sala, sedendosi nelle poltroncine prenotate, e attendendo l’inizio degli spettacoli.
Presentavano le serata Sonia Pampuri e il sottoscritto, Davide “MaestroBD” La Greca.

Il primo ad esibirsi è l’italiano Andrea Ropes, di Bologna, con la bellissima Chiara Fenice. Partner nella vita e sul palco, hanno creato emozioni sulle note di Fred Buscaglione.
Abbiamo apprezzato non solo le sue corde, ma anche l’istrione e le sue movenze.
Tra uno show e l’altro Marco Guareschi, attore e mio allievo, ha letto con passione e stile due racconti della raccolta “Inferno e Paradiso”, prodotto da Controsfumature.

Dopo di lui il palco mi ha chiamato, insieme alla misteriosa Olivia Lezard, una modella di cui nessuno ha mai visto il viso sul palco, sempre coperta da una maschera in latex.
Olivia riesce ad esprimere le sue emozioni e a incantare il pubblico nonostante il volto coperto, con la grazia del corpo e le sue movenze.
Raccontare la follia era lo scopo di questo show, e spero sia arrivato il messaggio come l’ho costruito, di certo mi sono divertito a calcare il palco e a recitare per un pubblico attento.
A chiudere il festival l’ospite d’onore, sicuramente il mio rigger europeo preferito: Bob Ropemarks, dall’olanda. Bob è da sempre un artista del palco, ha costruito spettacoli

bellissimi e per Shibari on Stage non si è risparmiato.
Con l’italiana Minou Rossi hanno messo in scena un racconto dolce e cruento, fatto di cura e dolore, passione e paura.
Cinque spettacoli, tante emozioni, un sacco di corde.
Il piacere di aver portato il lato artistico dello Shibari e del Bondage sul palco davanti ad un folto pubblico.
Un esperimento riuscito che vedrà nuove forme con la prossima stagione invernale.
Il sipario si è chiuso, ma solo in attesa di alzarsi ancora!